sabato 26 settembre 2020

NUOVI ACQUISTI; SERENA CARRABS.

 Care lettrici e cari lettori di Pianeta Sangio,


oggi abbiamo con noi il primo dei cinque nuovi acquisti della prima squadra femminile,che conosceremo una ad una grazie alla loro gentilezza e disponibilità verso la società e il sottoscritto, nell'attesa che si facciano conoscere anche sul campo, onorando la nostra maglia.



Serena si presenta con la nostra maglia.


Di Serena Carrabs posso dirvi una cosa, che non pochi addetti ai lavori si sono complimentati per averla portata tra le nostre fila, e che è una ragazza molto umile e gentile, ma alla quale basta la partitella di un'allenamento per farle trovare subito la modalità "Eye of the tiger" e dimostrare la sua classe superiore. Serena è una giocatrice di esperienza, che ha già affrontato la serie A2, unica della rosa assieme a Sabrina Tanzini, e già per questo è la benvenuta in un gruppo che ha qualità e determinazione da vendere al mercato ma che in A2 deve ancora dimostrare tutto, e ci voleva qualcuno che conosce già la categoria. 

Per cui intanto benvenuta tra noi Serena, ora lascio parlare te.


Ciao Serena, benvenuta su Pianeta Sangio, vuoi innanzitutto presentarti ai lettori?

Ciao sono Serena (di nome e di fatto), ho 29 anni e vivo da poco a Prulli, Reggello. Sono laureata in informatica e lavoro come programmatrice a Firenze. Come la prassi degli informatici vuole, sono una ragazza molto razionale e introversa; diciamo che ci metto un po' ad ambientarmi perché analizzo sempre tutte le situazioni e ciò che mi circonda. Una volta superata questa fase poi non mi fermo più!!! 😊 


Non sono informatico (e si vede dai miei blog...)  ma ti capisco benissimo, ho la tua stessa indole, che però più che introversa definirei semplicemente prudente.

Come sono stati i tuoi esordi nel mondo del pallone? hai sempre giocato a Futsal oppure hai provato anche l'esperienza del calcio a 11?

Il mio approccio con il calcio è stato per strada con mio fratello maggiore e nel ruolo di portiere. Questo ruolo me lo son portata fino a quando non ho avuto un doppio infortunio, prima una doppia frattura a radio e ulna e poi un’operazione al polso causa cisti. Da qui è iniziata la mia seconda avventura da giocatrice di movimento. 

Il calcio a 11 l’ho vissuto soltanto da piccola con la scuola calcio, poi ho sempre giocato a futsal. 


Sei l'unica giocatrice della rosa a non essere cresciuta calcisticamente in Toscana, in quanto sei di origini campane, e hai militato in molte squadre della tua regione, toccando anche la serie A con il Sorrento; è un modo questo per scoprire altre realtà, e ci fa molto piacere, cosa ci racconti del futsal campano?


Al Sorrento.


I primi anni sono stati difficili perché, venendo dalla strada, non avevo familiarità con il pallone a rimbalzo controllato, all’uso della punta e con i movimenti di squadra; giocavo solo d’istinto. Pian piano poi sono entrata nei meccanismi del futsal e mi si è aperto un mondo nuovo di cui ne sono perdutamente innamorata.



Le varie squadre campane; All'Avellino, con vittoria del campionato...



Di storie da raccontare ce ne sarebbero tante, tra vittorie sfumate a 30 secondi dalla fine, finali perse, rigori sbagliati. Ma se devo scegliere uno dei ricordi più belli che ho è senza dubbio legato alla Salernitana Magna Grecia con la quale ho disputato il mio primo anno di A2. In particolare, il derby contro la Salernitana vinto 4 a 2. 



Al città di Ariano.

All'Irpinia Academy.






Partivamo sfavorite perché neopromosse; avevamo un palazzetto stranamente pieno di tifosi (avversari ovviamente) e io venivo da un periodo difficile in cui avevo bisogno di fiducia, continuità e di trovare soprattutto il goal.

Non partii titolare, ma dalla panchina ebbi modo di soffermarmi a cercare il punto debole della difesa così, appena mi è stata data l’opportunità sono riuscita a sfruttarla utilizzando una delle mie principali caratteristiche… il tiro. E così: bolide dalla tre quarti a togliere la ragnatela dall’incrocio!



Con la sopra citata Salernitana Magna Grecia.


Sarà stata fortuna, non lo so, ma un goal così penso non mi uscirà mai più. 😊

Non lo dire neanche per scherzo sai!! ora ci hai ingolositi e ne vogliamo anche per noi, non vediamo l'ora di vedere i tuoi bolidi! 

Il tuo ruolo è quello di Pivot, ti ho vista in allenamento, hai una grazia felina naturale che incanta; hai sempre giocato in questo ruolo oppure in certi casi ti sei adattata anche a laterale?

Di base si ho sempre fatto il Pivot, ma con gli anni ho cercato di migliorare anche la fase difensiva in modo da poter essere utile anche in altri ruoli. Sicuramente il ruolo di Pivot mi viene naturale. Ma anche il ruolo di centrale mi affascina molto, ovviamente dipende dal tipo di gioco che si vuole fare. Per il ruolo di laterale mi sento sempre in difficoltà perché non sono proprio veloce, ma in un eventuale campo piccolo mi troverei bene in quanto riuscirei ad andare al tiro più facilmente.


Nella prossima stagione militerai in una squadra appena promossa in serie A2 dalla C, lo stesso percorso che hai fatto tu con la Salernitana Magna Grecia, vincendo il titolo regionale e poi affrontando la categoria; com'è stato il salto da C a A2? quanta differenza oggettiva c'è tra le due categorie?


Beh la differenza è bella netta per svariati motivi.

Innanzitutto si passa a un minutaggio effettivo, bisogna imparare a sfruttare quei momenti “morti” per rifiatare e riorganizzare le idee e non è così facile come si pensi.

Poi passi a giocare obbligatoriamente in palazzetti di svariate misure e si fanno trasferte più lunghe, onerose a livello di energie. Ambientarsi non è così banale.

Diciamo che ci sono tante piccolezze che poi sommate fanno tanta differenza.


Una giovane Serena in rappresentativa nazionale.


Molto precisa e definitiva, non ci hai indorato la pillola e hai fatto bene, un campionato trionfale in C non ci prepara comunque a tutto questo, ci vorrà tanta forza e tanto coraggio da parte vostra per abituarvi presto a tutti questi aspetti che, come dici te, possono risultare stranianti, ma io mi fido di voi e del Mister e so che la vostra determinazione avrà presto ragione delle problematiche.

Tornando a te, per la fortuna di noi del San Giovanni, ti stabilisci in Toscana per motivi lavorativi e trovi squadra al CF pelletterie, un'esperienza non molto fortunata a causa dei tuoi infortuni; che ci puoi raccontare del tuo primo impatto col futsal toscano?

In realtà è stato il contrario: mi sono trasferita in Toscana per giocare con il CF Pelletterie e poi ho trovato lavoro. Infatti se sono qui è solo per il lavoro.

L’impatto con il futsal toscano è stato “strano”. Ho visto approcci diversi sia a livello umano che calcistico. Ma non voglio esprimere il mio parere a riguardo. 


Lo scorso anno, poi, resti ferma per un periodo, ma non per un infortunio ma bensì per il più dolce dei motivi; la nascita di tua figlia. Come hai fatto a mantenerti in forma durante la gravidanza, e a proiettarti mentalmente al ritorno in campo dopo la nascita della bambina? in molte una volta che decidono di diventare mamme preferiscono smettere, cosa ti ha dato invece la consapevolezza di voler continuare?

Mentalmente non ho mai abbandonato l’idea di tornare in campo, fosse stato anche solo per delle partitelle, quindi mi sono fatta seguire da una dietologa che mi ha indirizzato su un’alimentazione corretta. Per il resto, la mia palestra è la mia bimba!

Il merito del mio ritorno in campo è senza dubbio del mio compagno che crede in me e mi ha spinto a non mollare mai. Mi ha motivata e mi è sempre vicino in tutte le scelte. È il mio primo tifoso, sa che il futsal mi rende felice, e quando una persona è felice è tutto più semplice, anche crescere una bimba. 😊.

Beh, credo che tu e il tuo compagno abbiate una filosofia di vita esemplare che vi assicurerà la felicità, lasciami aggiungere che una persona felice...gioca anche meglio a futsal, e la cosa non ci lascia indifferenti ;-) 

Parliamo adesso del tuo presente, Il San Giovanni calcio a 5; come sei stata contattata? come sei stata convinta della bontà del progetto, a rimetterti in gioco proprio con nostro Sangio?

Diciamo che ho cercato io il San Giovanni. Come detto prima, non mi andava di appendere le scarpette al chiodo così, da quando mi sono trasferita qui a Reggello, ho cercato informazioni sulle realtà vicine. Ho avuto modo di conoscere subito presidente e Mister che mi hanno trasmesso tranquillità e solidità societaria. 

Mi ha colpita la trasparenza con il quale si è parlato riguardo agli obiettivi, ai progetti futuri e le eventuali problematiche personali. Sento di non avere pressioni, di avere una società che mi appoggia ed è disposta ad aspettare i miei tempi di recupero; ciò permette di esprimermi al meglio delle mie possibilità. Per questo mi auguro di essere d’aiuto alla società per il raggiungimento degli obiettivi proposti.


Confermo, in fondo sono anch'io un "nuovo acquisto" in qualche modo, e anch'io ho subito avvertito la trasparenza e l'appoggio della società, qui si fa le cose seriamente ma senza mai dimenticarsi il fattore umano, è questo il dono del San Giovanni.

Nel San Giovanni ci sono già Pivot fortissimi come Ilaria Borghesi, Alessandra Medori e Anna Staiano, con te il reparto diventa stellare; con le calciatrici già in rosa e i nuovi grandi innesti della società, possiamo sognare in grande? dove ci puoi portare con la tua classe? te lo chiede non il cronista ma il tifoso...

Ad oggi non sono nelle condizioni per poter fare previsioni. Posso solo promettere il massimo impegno e disponibilità verso società e ragazze. 

Per quanto riguarda il reparto credo che ognuna possa dare il suo contributo in maniera diversa, ognuna di noi ha caratteristiche differenti. Questa è un’arma in più in quanto ci potrà permettere di avere vari modi di giocare senza essere mai monotone. E qui tocca al mister saper gestire il tutto 😊


In effetti Daniele in questa stagione avrà un ruolo che ricoprire sarà un onore, ma anche un onere...ma come per tutte voi entusiasmo tanto e timori pochi, non si stravince un campionato per caso.

Che poi un buon esordio lo hai fatto, proprio domenica scorsa, con il tuo primo goal con il San Giovanni; tu pensavi di farla franca ma invece, oltre a commentare (con un commento un filino di parte...) per Teleregione in modo totalmente improvvisato, mia moglie filmava anche le varie azioni, e il tuo goal lo ha beccato in modo perfetto, quindi signori e signori ecco a voi IL PRIMO GOAL DI SERENA CARRABS IN MAGLIA SANGIO;




Ultima domanda; saprai che il San Giovanni ha anche una squadra giovanile, hai già conosciuto alcune delle pulcine e per molte sarai un punto di riferimento; quindi cosa vorresti dire a una bambina che vuole giocare a futsal? quale consiglio ti senti di darle, da campionessa e madre? 

Sicuramente il consiglio è quello di crederci fino in fondo. Purtroppo siamo in una nazione che è indietro rispetto ad altre e per praticare un qualsiasi sport bisogna fare il doppio dei sacrifici. A partire dai sacrifici economici per poi finire con l’affrontare i vari pregiudizi che ci sono nonostante siamo nel 2020. 

Se alla fine di un allenamento nonostante la stanchezza avete il sorriso stampato in faccia e vi sentite più “leggere”, allora quello è lo sport che fa per voi, è la vostra valvola di sfogo. 

Non permettete a nessuno di distruggere le vostre passioni. Non rinunciate mai a ciò che vi far stare bene!

Da madre posso solo dire: “attente e non vi fate male” 😊


E cosa altro dirti, se non che hai ragione in ogni riga, e sul finale mi hai quasi commosso? 

Grazie Serena,è stato bello intervistarti , un modo per stare insieme con tutti noi tifosi, che ancora purtroppo non potrai e non ti potranno conoscere, ma che quando accadrà sapranno acclamarti come meriti, mi sentirò un privilegiato ad ammirarti nelle partite ma anche agli allenamenti, perchè le tue geometrie e la tua fantasia sono da gourmet del futsal.

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