lunedì 21 dicembre 2020

SAN GIOVANNI CALCIO A 5 - CHIARAVALLE 3-4; UNA BATTAGLIA TRA GUERRIERE DEL FUTSAL.


NB; CONTIENE FOTO STRATOSFERICHE DI ANDREA LISA PAPINI PHOTOGRAPHER.


Per parlare della partita di ieri si dovrebbero scomodare tutte le battaglie combattute in Toscana  nei secoli scorsi, quando ci pugnava tra città e città, le quali una volta effettuavano uscite travolgenti e successivamente si trovavano a difendersi dai lunghi ed estenuanti assedi delle controparti offese.

Chi ha seguito la diretta, ieri pomeriggio, del Match tra San Giovanni e Chiaravalle non ha infatti visto delle semplici calciatrici ma delle guerriere fiere e nobili che, avendo conquistato per ultime, lo scorso febbraio, il loro feudo in A2, hanno sfidato in singolar tenzone una signorotta marchigiana dal potere già consolidato, e abituata a questo genere di battaglie. E le hanno messo una gran paura, prima di capitolare dopo l'assalto alla fortezza solo nel finale, e rischiando, con Tanzini, di pareggiare i conti a 0,8 secondi dal termine.


"E noi, ancora ancor più su, planando sopra boschi di braccia tese..." (Cit.)


Ma andiamo con ordine. La partita è stata per i primi 15 minuti effettivi un capolavoro tattico napoleonico, con il Mister Scarpellini a condurre delle alte ufficiali del futsal che non hanno sbagliato assolutamente niente, lasciando sfogare un Chiaravalle generoso ma disordinato e colpendo con dei contropiedi perfetti una retroguardia che non si aspettava tali bocche di fuoco. Al quinto minuto, dopo un calcio di punizione interminabile a favore del Chiaravalle, la condottiera Maria Costanza Aterini legge in anticipo le intenzioni delle avversarie, intercetta palla, si invola rapidissima verso la porta e fulmina Pizi con un sinistro a giro. E uno.



Tutta la bravura di Andrea Lisa nell'immortalare l'Aterinesco capolavoro.

Un minuto scarso dopo altra azione di contropiede con Tanzini che pesca divinamente Aterini che passa a Bruci, Giulia Bruci sfodera un lampo di classe dei suoi con un colpo di tacco divino per Tanzini che salta Pizi e tira a botta sicura ma una giocatrice del Chiaravalle si improvvisa portiere e la toglie dalla porte; rigore sacrosanto e Tanzini freddamente trasforma. E due.




Tanzini, di giustezza.

E poi ancora lei, l'immensa Aterini, ormai ho finito i superlativi per descriverla, che si invola e con un altro sinistro perfetto...coglie il palo. E' la sfortuna che inizia a fare capolino, che si palesa beffarda, il primo prodromo della beffa che verrà.

Ma siamo ancora lontani dalle tristezze, poiché Borghesi, la fuoriclasse, sfrutta ancora una volta una punizione sbagliata delle marchigiane per involarsi , seminare il panico in tutto il campo, scartare tra poco anche noi sugli spalti e depositare in rete di giustezza.



E Borghesi illumina il pallone Tensostatico.

E' il tri-pudio, il tre a zero che corona un pomeriggio finora da sogno, e quella gioia, quelle emozioni non ce le toglie nessuno, perchè ricordatevi il viaggio a volte conta più della meta, e questo quarto d'ora resta li, per noi e per voi, nell'olimpo dei sogni più belli, dei graffiti da incorniciare, è un Banksy improvviso sui muri di San Giovanni.

E in tutta questa prestazione maiuscola delle giocatrici di movimento, oltre alle nominate hanno dato grande prova di loro anche Innocenti, Tanzi, Carrabs e Ciofini (che nel secondo tempo arginerà la temibile bomber Fattori alla grande) va sottolineata l'incredibile, gigantesca prova della nostra portierona Valeria Mazzola, che ha compiuto la bellezza di 18 interventi risolutori di cui 5 impossibili, con uno su colpo di testa di Nicoletti Pini nel secondo tempo che ha assolutamente sfidato le leggi della fisica. Assolutamente la migliore in campo di giornata, Valeria Mazzola, già leggenda nel calcio a 11, sta prendendosi il futsal con l'umiltà e la caparbietà delle grandi campionesse, quello che lei è.



Una Ola per Valeria Mazzola, quando le porte saranno aperte, dovrà esserci a ogni partita.

Ma in quella gragnuola di colpi delle marchigiane, sempre più padrone del campo, anche una vera e propria novella Davy Crockett come Valeria doveva prima o poi capitolare. Nell'ultima parte del primo tempo deve arrendersi a un tiro ravvicinato di Nicoletti Pini (e l'aveva anche toccata eh, se levava anche quella era un miracolo calcistico) e poi, dopo una splendida giocata di Borghesi tolta letteralmente da dentro la porta (ma a quanto pare non ancora entrata del tutto) che ci nega un 4-1 che sarebbe stato da antologia, a sette secondi dalla fine, su calcio d'angolo velenoso di Baldassarri, una impercettibile deviazione della guerriera Innocenti trae in inganno Mazzola che non riesce a togliere la palla dalla porta. E si va al riposo con questa doccia fredda, che macchia un primo tempo con tre goal, un palo e un goal fantasma, e se almeno una delle due sfortune si tramutava in fortuna il Chiaravalle difficilmente avrebbe avuto la forza fisica e psicologica necessaria per scalare l'Everest. Ma il futsal non si fa con i se e con i ma, infatti il secondo tempo si può riassumere in; assedio al fortino e le nostre, con Mazzola ultimo baluardo, a respingere colpo su colpo. 

La stanchezza si fa sentire, le ragazze di Chiaravalle ci prendono sull'esperienza oltre che sul fiato, e come abbiano fatto le nostre a resistere per sedici minuti e mezzo effettivi a quella tempesta di fuoco resta un'impresa nell'impresa, ma questa non è una storia natalizia a lieto fine, poichè prima con uno schema su punizione e poi con una botta terrificante di Nicoletti Pini sotto l'incrocio le marchigiane, a un minuto e mezzo dalla fine, passano in vantaggio, ma le nostre, seppur stremate, non ci stanno e rimangono in partita fino all'ultimo istante, riescono a trovare la forza di portarsi in avanti, costruire, creare, le  avversarie tremano, provano a loro volta il dispiacere di passare da cacciatrici a prede, da assedianti ad assediate, e all'ultimo secondo (nel vero senso della parola) una fredda e lucidissima Tanzini piazza un tiro che si dirige verso  l'incrocio, col portiere avversario Pizi immobile a seguire la traiettoria della palla con comprensibile apprensione, ma la sfera passa a venti centimetri dal palo, e su questa azione finisce la partita e il 2020 delle nostre ragazze.


Le nostre Ilarie preferite, Ciofini e Borghesi, oltre alla nostra preparatrice Ilaria degli Innocenti.

Che meritano solo applausi, per questa sfida e per tutto il loro campionato di A2, siamo una squadra neopromossa e ci stiamo destreggiando più che dignitosamente nella nuova realtà, ci mancano ancora ben tre partite da recuperare ma siamo comunque in una zona tranquilla di classifica, e credo davvero non si possa chiedere di più alle ragazze e al Mister in una stagione d'esordio per la quale sappiamo benissimo che il primo obiettivo da raggiungere è la salvezza, e poi si vedrà.

 I tre recuperi, a partire dal 13 gennaio, contro Foligno, Virtus Romagna e TikiTaka Francavilla diranno di più sulla nostra stagione purtroppo inevitabilmente falsata da un drammatico novembre, ma le nostre vittorie sono state larghe e le nostre sconfitte sempre di misura, e la morale è questa; il Sangio fa paura a tutte.

Ci rivediamo nel 2021, con tutto il nostro grande cuore azzurro che batterà per San Giovanni.






venerdì 18 dicembre 2020

VERSO LA SFIDA COL CHIARAVALLE; INTERVISTA A VALERIA MAZZOLA.

 

Se fosse una stagione normale di futsal a porte aperte, vi avrei già suggerito un coro, ovvero "Facciamo una ola per Valeria Mazzola" Il nostro ultimo grande acquisto tra i pali, che va ad aggiungersi a un reparto già fortissimo, si è già imposta risultando determinante, con parate pazzesche, in occasione di due fantastiche vittorie delle nostre, quelle con Firenze e Orione Avezzano.


Valeria Mazzola

Oggi Valeria risponde a qualche domanda, chi di voi ha già conosciuto la sua storia nella preziosa intervista uscita lo scorso primo novembre ora può sapere di più sul suo presente e del suo apporto alla squadra in questa travagliata, ma comunque tutta da vivere, stagione futsalistica in A2.


Valeria, si può dire che stai cominciando a prenderti il Sangio, tre partite da titolare e appena cinque reti subite, una serie di paratoni super, personalità da vendere; non sembri davvero una esordiente (Parentesi Uisp con l'Alter Ego a parte, tra l'altro trionfale)  nel futsal. E' stata dura adattarsi a un nuovo modo di interpretare il ruolo? Cosa è stato più difficile imparare?


Ciao Omar, in realtà non mi sento di essermi conquistata ancora niente, quello dei portieri è un reparto, e io mi sento molto connessa con le mie compagne di ruolo Giulia Pacitto e Giulia Liguori, l'importante è fare bene quando si è chiamati in causa, e se in queste partite sono riuscita a fare bene ne sono molto, molto contenta. Il futsal è un gioco molto diverso dal calcio a 11, come dice qualcuno somiglia forse più al basket o alla pallamano per tanti aspetti, e non avevo la piena consapevolezza di ciò fino a che non mi sono trovata ad affrontare questo tipo di partite. E' un gioco difficilissimo, ma molto stimolante e divertente, e ad oggi non so cosa sia più difficile imparare perchè la risposta esatta sarebbe "Tutto" visto che comunque ho un'istintività ancora molto da calcio a 11, ma a me piacciono molto le sfide e questa è davvero allettante.


I nostri tre portieri in arancio; da sinistra a destra, Giulia Liguori, Giulia Pacitto e Valeria.

Nella preparazione avevi e tuttora hai al tuo fianco colei che è una  veterana di questo sport, Giulia Pacitto, e ora dopo l'operazione al ginocchio si è ricominciata ad allenare un'altra istituzione del Sangio, la nostra portiere storica Giulia Liguori ; quanto ha imparato da lei, da agosto a oggi?


Le mie compagne di reparto sono persone meravigliose, mi hanno accolto come se fossi da sempre una di loro e quindi abbiamo creato subito molta vicinanza, ma si sono mostrate disponibilissime per ogni cosa, Giulia Liguori mi ha prestato i suoi guanti, Giulia Pacitto mi ha mostrato mille volte, lentamente, i movimenti giusti da fare, loro per me sono fonte di ispirazione e durante l'allenamento le guardo molto, mi serve assorbire i loro movimenti e poi come detto sono persone splendide con le quali mi trovo benissimo.




Con voi portieri fa un lavoro importante anche il vostro attuale preparatore Gianluca Faraoni; come ti trovi con lui?

 Mi trovo molto bene con Gianluca, e per me anche lui è un riferimento poichè essendo nuova di questo sport sono estremamente permeabile e faccio tesoro di ogni cosa che mi viene detta, non è sempre facile, io cerco di fare del mio meglio ma ci sono movimenti, tipo la spaccata, che ci vuole anche un anno per impararli; io spero di essere più veloce anche in virtù della stagione che è già in corso; ma è comunque una bellissima esperienza e sono circondata da persone molto attente a non farmi mancare niente, e di questo li ringrazio tantissimo.



La partita con l'Orione Avezzano è stata memorabile, quella di domenica contro la Polisportiva 1980 lascia invece molti rimpianti; il gruppo ha assorbito bene la sconfitta? Siete già nel mood giusto per domenica?

Io credo che queste due partite rispecchino esattamente il Sangio; abbiamo una potenzialità e un cuore enorme e lo abbiamo fatto in Abruzzo, quello che abbiamo fatto contro l'Orione Avezzano è stato un qualcosa che sfiora l'impresa epica, e questo fa capire come nel San Giovanni ci sia testa, cuore, passione e qualità in campo e fuori; l'altra faccia della medaglia, però, è stata domenica scorsa, contro la Polisportiva 1980 abbiamo pagato lo scotto di essere una neopromossa con tante giocatrici nuove e comunque tutte esordienti in questa categoria, quindi io penso che una volta presa confidenza con l'A2 e acquisita l'esperienza necessaria certamente potremo ridurre gli errori, se la sconfitta di domenica ci aiuterà a capire e correggere le nostre mancanze, una su tutte la poca concretezza sotto porta, se tutto questo ci porta a levigare questi piccoli errori credo che potremo fare veramente molto bene e sarà stata una sconfitta costruttiva, un modo per crescere insieme.


Credo, Valeria, che tu abbia perfettamente ragione, non ci sono partite inutili e senza senso, ci sono i rimpianti ma tutto serve; la squadra ha ottenuto 9 punti su 15 disponibili, abbiamo tre gare da recuperare e domenica contro il forte Chiaravalle si capirà meglio dove questo San Giovanni può arrivare; in ogni caso testa, cuore e gambe ci sono, e Valeria incarna perfettamente la giocatrice perfetta per una neopromossa; entusiasmo, umiltà e tanto talento al servizio di una maglia. Grazie mille Valeria, alle prossime avventure.

lunedì 14 dicembre 2020

POLISPORTIVA 1980 - SAN GIOVANNI CALCIO A 5 2-1 ; ORGOGLIOSI DI VOI.

 Si fa bene a dire che la palla è rotonda, a volte gira nel verso giusto, a volte prende l'effetto sbagliato e ti sorprende.

Ieri pomeriggio le nostre ragazze, in quel di Forlì, hanno probabilmente disputato la loro partita più intensa, senz'altro quella più dura e di sacrificio di tutto questo storico primo campionato di A2, trovandosi di fronte un avversario che, per quello che ho potuto vedere nella diretta, è stato martellante quanto tenace, e le nostre ragazze hanno risposto colpo su colpo soccombendo più che altro alla sfortuna.



Non ci è stato possibile vedere tutta la gara a causa di problemi tecnici (purtroppo le dirette streaming casalinghe non sempre filano lisce per i motivi più disparati, l'ho purtroppo sperimentato di persona)  ma da quel poco ho visto un incontro condotto dalle nostre ragazze quasi per intero, con un quintetto consolidato con la rientrante Innocenti titolare insieme a Mazzola tra i pali, Ciofini centrale, Aterini laterale e Borghesi stella dell'attacco con Tanzini, Bruci  e capitan Tanzi sempre pronte a dare il loro contributo.

Proprio Borghesi ha portato in vantaggio le nostre al nono minuto, ma le avversarie hanno ribattuto prontamente siglando il pareggio al minuto 14. Da quel momento e per tutto il secondo tempo le nostre hanno cercato, riuscendoci, di imporre il loro gioco contro avversarie spesso ruvide; Innocenti sempre indemoniata su ogni palla, Tanzini, Bruci e Borghesi hanno letteralmente tempestato la porta di tiri, ma quando la loro ottima portiere, quando l'imprecisione, quando il pallone che aveva deciso di non insaccarsi quasi di proposito, vi giuro la porta ieri pareva stregata. 

Per me a livello di gioco è stato un grandissimo Sangio, forse addirittura migliore di quello favoloso di Avezzano, con la solita monumentale Aterini a dirigere la manovra, scambiare, proporsi e concludere; anche ieri è stata, in una squadra encomiabile, una spanna superiore alle altre, dando oltre il tutto, dimostrando sempre più di essere una top player assoluta del campionato.

Però, a quattro minuti dalla fine, la beffa; palla gestita in modo non ottimale sulla mediana, le  aggressive laterali romagnole se ne sono impadronite e sono andate comodamente in porta, e Mazzola nulla ha potuto sul tiro vincente. La Polisportiva non ha assolutamente demeritato il vantaggio, in ogni caso erano molto felici  e quella felicità è stata anche una forma di rispetto verso un avversario che le ha intimorite in ogni momento. 

Io ero col PC in mano e stavo quasi per mangiarmelo, volevo il pareggio, era giusto e sacrosanto, le ragazze hanno attaccato fino all'ultimo istante, Mazzola ha risposto colpo su colpo ai pochi tentativi delle avversarie, Aterini e Bruci si sono viste parare l'impossibile, e a un minuto dalla fine pure un palo clamoroso che ancora trema. Ma il risultato non è più cambiato, per una partita con un punteggio finale più da calcio a 11, testimone anche della poca spettacolarità di essa, ma dove c'è grande intensità c'è poco spazio per le finezze.

Insomma, se c'è stata imprecisione in fase di conclusione, quella innegabile, c'è anche stata sfortuna, ma quello di cui tutti i tifosi di queste ragazze devono essere contenti è l'enorme forza di volontà di queste ragazze, di non mollare mai e poi mai, di onorare la maglia con ogni stilla del loro sudore. A volte si gioca meno bene e si vince, e lo so che tutti noi, non escluse le stesse ragazze, preferirebbero la vittoria a un bel gioco che non porta punti, ma i tifosi vivono anche di sentimenti, e a volte un volto stanco e sconsolato di chi però ha dato tutto rende più orgogliosi di ogni altra cosa. 

E' difficile questa A2, lo sapevamo, ma le ragazze stanno facendo più che bene, la classifica, che ci vede settime con 9 punti (e la Polisportiva, a noi appaiata prima del match, è andata terza a 12, aumentando i rimpianti) è buona e lontanissima da zone antipatiche seppur  ci manchino 3 partite su 8 da giocare, Daniele Scarpellini dimostra di essere un tecnico preparatissimo per la categoria e le ragazze giocano tranquille alla pari contro avversarie ben più scafate ed esperte. 

Domenica prossima ci sarà un'altra impegnativa gara interna contro il Chiaravalle prima della sosta natalizia, non so che partita sarà ma so già che Sangio vedrò; una squadra sempre più in forma e sempre più convinta dei propri mezzi. Forza ragazze, San Giovanni è con voi.

venerdì 11 dicembre 2020

VERSO FORLI' ; INCONTRO CON ILARIA CIOFINI.


Care amiche e amici del Sangio,

Domenica 13 si avvicina e con essa la trasferta delle nostre citte a Forlì, per la gara contro la Polisportiva 1980 valevole per l'ottava giornata di campionato. Veniamo da una bella vittoria in Abruzzo, per adesso in trasferta abbiamo raccolto 6 punti su 6, e si spera di farci un bel regalino prenatalizio con un'altra bella vittoria.

Ilaria Ciofini

Andiamo verso la nuova sfida con un'intervista a una delle calciatrici simbolo della nostra squadra e di tutto il calcio toscano, la grande Ilaria Ciofini, un'istituzione del calcio femminile dell'ultimo decennio, che a quasi 35 anni ha ancora l'entusiasmo e la forza di una ragazzina e nell'ultima gara contro l'Orione si è distinta con una prestazione maiuscola, ribadendo con forza di essere una delle migliori centrali della categoria. Ma se la bravura di Ilaria non deve stupirci, ci sbalordisce invece come la sua prova eccezionale sia arrivata in un momento molto particolare della sua carriera, ovvero uno stop forzato drammatico, non un semplice infortunio ma qualcosa di ancora più subdolo ed emotivamente devastante; Ilaria infatti ha contratto il maledetto covid, e non in forma leggerissima, ammetto che da amico ho passato dei momenti di apprensione per lei ma Ilaria è una roccia e il Virus con lei ha potuto fare ben poco, solo darle fastidio ma mai averne ragione; una sfida da affrontare, un pivot invisibile che comunque non è riuscito a vincerla.

Insomma, Ilaria va in Abruzzo pochi giorni dopo i tamponi negativi, con un solo allenamento sostenuto....e detta legge. Le campionesse sono queste.

Durante l'ultima trasferta ad Avezzano (fonte; pagina Orione Avezzano)


Ma ora vi lascio alle parole della nostra The Wall; 

Ilaria, dopo la partita col Firenze dello scorso 25 ottobre non hai più visto il campo, ma non per tua scelta; sei dovuta rimanere ferma. Poi ti danno l'Ok per ripartire e ti riprendi subito quello che è tuo, pur essendo come detto giocoforza ben lontana dalla tua forma fisica; qual è il segreto di tanta forza, il tuo mood mentale?  

Esattamente, purtroppo il mese scorso ho avuto qualche problema di salute, ho contratto il famoso covid che mi ha costretto a ben 25 giorni di quarantena. Sono stata maluccio sia fisicamente che mentalmente e sapevo che contro l'Avezzano era necessaria la mia presenza perchè eravamo un po' in difficoltà numerica. Che devo dirti Omar non c'è un segreto e se ci fosse non lo rivelerei... ;-) Penso che quando sai che col fisico non ci arrivi devi essere al massimo connesso con la testa. E in generale in ogni partita importante la testa è quella componente che ti fa avere un "quid" in più..senza di essa ho imparato sia a mio spese che a mio vantaggio che nessun risultato importante è raggiungibile. Diciamo che ho dei riti che mi portano verso la partita...come ogni giocatore.


Della nostra squadra sei la centrale per eccellenza, colei che incarna il ruolo alla perfezione; come hai scoperto la vocazione al ruolo nel futsal, tu che nel calcio a 11 sei centrocampista? 


Prima di tutto desidero fare un elogio alla mia compagna di ruolo, ovvero Sabrina Tanzini, che ha un'esperienza specifica nel futsal superiore alla mia e da cui ho la fortuna di poter imparare. Io sono un po' un ibrido tra un difensore di calcio a 11 e uno di futsal probabilmente, ma ancora sono giovane e posso imparare... ahah. 
Scherzi a parte, penso che non avrei potuto fare altro ruolo, nasco come centrocampista centrale come hai detto te per 14 anni di calcio a 11 e a parte la rottura del gioco e la parte puramente difensiva ciò che mi affascina è la costruzione che da centrale nel futsal puoi sviluppare. Non mi immagino da altre parti, probabilmente non so fare nemmeno altro e tanti anni di calcio a cinque nella Uisp mi hanno aiutato in tal senso. 




Fino ad ora il Sangio sta disputando un'ottima stagione, con 3 vittorie su 4, ma ci mancano ben tre partite da recuperare con altre squadre che sono avanti a noi nel calendario; secondo te questo "rincorrere" rivali con più partite all'attivo è molto penalizzante, anche in senso psicologico, ai fini della classifica? 

 Omar sarò sincera, la classifica sono abituata a guardarla alla fine...e non è un modo di dire nel senso che ogni tanto la pubblicano o la intuisco dalle mie compagne. Ma la guardo poco, mi aiuta ad essere concentrata ogni gara come se fosse l'unica e la sola e penso che sia l'unico modo in cui il Sangio può affrontare questo campionato. E' un campionato per forza di cose strano ed atipico quindi essere primi ora conta il giusto, è importante esserlo in primavera ed è ancora "mooolto" lontana. Come hai detto te non siamo tutte allo stesso numero di gare quindi ogni battaglia è la guerra e per noi neopromosse lo è ancora di più.




Ultima domanda; come ti senti adesso, Ilaria? e quanta voglia hai di bruciare il parquet?


Mi sento bene e non parlo solo di gambe, quelle come si suol dire te le da la fatica in allenamento e il tempo e so che torneranno al cento per cento. Mi sento bene mentalmente e la partita in Abruzzo è stato un crocevia importante per questa annata e per la mia carriera in genere. Ricorderò sempre di come quella volta con un allenamento e dopo un mese di stop (e a 34 anni ;-) ) sono andata in Abruzzo e ho fatto la mia prestazione. Quindi direi che dopo questo poco mi spaventa...e posso dire con assoluta certezza che si: io ci sono.

Si Ilaria, credo proprio che tu possa ricordare con orgoglio la tua trasferta abruzzese, e noi tifosi con te, non ci dimenticheremo certo il tuo attaccamento alla maglia e la forza che hai mostrato per onorare questi colori, ovviamente questo vale per TUTTE le calciatrici della nostra rosa ma tornare dopo il covid è una prova difficile, e tu ci sei stata, senza esitazioni e con tutto l'amore. Grazie Ilaria, alle prossime emozioni in biancoazzurro.

BILANCI STAGIONALI CON....IL NOSTRO PRESIDENTE MIRCO BOSSINI!!

 Da che lo conosco Mirco è sempre stata una persona di fatti più che di parole, ma alla fine di una stagione esaltante ha voluto fare il pun...