Ci sono sfide che anche se sono amichevoli si sentono, perché in fondo sono anticipi del campionato che verrà, perché è un conoscersi, studiarsi, e per noi squadra neopromossa cimentarsi con una delle realtà più interessanti del nostro girone di A2, la Virtus Romagna giunta seconda lo scorso campionato, era una sfida di quelle belle, eccitanti, che gasano a mille, e se non ti gasi di tuo ci pensa il nostro Mister Master Scarpellini a farlo.
Il Virtus Romagna, squadra simpatica a partire dalla sua dirigente Sara Brunozzi che ci tengo a salutare e ringraziare per la disponibilità nei miei confronti, si presenta presto al Palagalli, e inizia a scaldarsi con determinazione, sono le prime a sentire l'incontro, a crederci, e le nostre non sono da meno, poche chiacchiere e concentrazione a mille.
Il quintetto iniziale presentato da Daniele è composto da Pacitto tra i pali, Tanzini, Aterini, Bruci e Borghesi. Bene, il nome del quartetto di movimento segnatevelo, perchè sarà quello della remuntada-capolavoro.
Alessandra Imbriani risponde con Susi Faccani in porta (fenomeno) Mencaccini, Mancarella, Berti e Cabrera.
La sfida inizia con il freno a mano un po' tirato, fasi di studio che durano per oltre la metà del primo tempo effettivo; la Virtus inizia meglio con tante idee dall'asse Mancarella-Mencaccini, la grande capitana delle romagnole che ha fatto una partita immensa, ma le nostre tengono botta e si fanno vedere in avanti, Borghesi si capisce che è in palla, ma le difese attente reggono e i portieri non hanno carichi di lavoro eccessivi.
Ma proprio nella seconda parte di un primo tempo senza troppi sussulti, ma dopo il secondo time out chiamato da Daniele e l'ingresso di nuove giocatrici che non hanno nemmeno il tempo di iniziare a carburare , la Virtus trova un 1-2 micidiale, con 2 goal fotocopia ravvicinati nei quali una difesa disattenta si fa ingannare dalle esperte romagnole, e con Valeria Mazzola, subentrata in porta a Pacitto, assolutamente fuori causa.
Doccia fredda, e solo Valeria con due interventi prodigiosi impedisce di andare al riposo con un passivo troppo pesante.
Ma se il primo tempo era finito male, il secondo inizia ancora peggio; altri due goal a freddo, 0-4 senza appello e partita ormai partita in direzione Rimini.
Qualcosa non va, e Daniele rimette il quartetto iniziale, ve lo ripeto per chi non era attento, leggete i nomi gridandoli; TANZINI, ATERINI, BRUCI, BORGHESI, musicalità in questi cognomi, 50 sfumature di futsal, il senso della posizione di Nostradamus Tanzini, la forza dirompente del nostro trattore Aterini, la folgore che elettrizza di alta tensione Bruci e poi la classe, la finezza, lo portava Bogart in Casablanca lo smoking bianco e ora quello smoking lo indossa Ilaria Borghesi.
Semplicemente queste 4 ragazze, con prima Mazzola e poi di nuovo Brivido felino Pacitto in porta, si incazzano, ma si incazzano in modo bello e costruttivo, decidendo di giocare solo loro e di dare una lezione di futsal, e allora coloro che lo avevano insegnato fino ad allora diventano a loro volta delle alunne che però sono stordite dalle algebriche equazioni del quartetto, che inizia a imporsi e a inventare, e le ragazze realizzano ben 5 RETI IN SEI MINUTI EFFETTIVI, non ve li sto nemmeno a descrivere i goal che tanto ve li mostro (A parte il primo che Blogspot per motivi ignoti non digerisce, per gli altri ringraziate mia moglie Eleonora che ha ripreso con filmati brevi tramite smartphone)
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