Se fosse una stagione normale di futsal a porte aperte, vi avrei già suggerito un coro, ovvero "Facciamo una ola per Valeria Mazzola" Il nostro ultimo grande acquisto tra i pali, che va ad aggiungersi a un reparto già fortissimo, si è già imposta risultando determinante, con parate pazzesche, in occasione di due fantastiche vittorie delle nostre, quelle con Firenze e Orione Avezzano.
Oggi Valeria risponde a qualche domanda, chi di voi ha già conosciuto la sua storia nella preziosa intervista uscita lo scorso primo novembre ora può sapere di più sul suo presente e del suo apporto alla squadra in questa travagliata, ma comunque tutta da vivere, stagione futsalistica in A2.
Valeria, si può dire che stai cominciando a prenderti il Sangio, tre partite da titolare e appena cinque reti subite, una serie di paratoni super, personalità da vendere; non sembri davvero una esordiente (Parentesi Uisp con l'Alter Ego a parte, tra l'altro trionfale) nel futsal. E' stata dura adattarsi a un nuovo modo di interpretare il ruolo? Cosa è stato più difficile imparare?
Ciao Omar, in realtà non mi sento di essermi conquistata ancora niente, quello dei portieri è un reparto, e io mi sento molto connessa con le mie compagne di ruolo Giulia Pacitto e Giulia Liguori, l'importante è fare bene quando si è chiamati in causa, e se in queste partite sono riuscita a fare bene ne sono molto, molto contenta. Il futsal è un gioco molto diverso dal calcio a 11, come dice qualcuno somiglia forse più al basket o alla pallamano per tanti aspetti, e non avevo la piena consapevolezza di ciò fino a che non mi sono trovata ad affrontare questo tipo di partite. E' un gioco difficilissimo, ma molto stimolante e divertente, e ad oggi non so cosa sia più difficile imparare perchè la risposta esatta sarebbe "Tutto" visto che comunque ho un'istintività ancora molto da calcio a 11, ma a me piacciono molto le sfide e questa è davvero allettante.
Nella preparazione avevi e tuttora hai al tuo fianco colei che è una veterana di questo sport, Giulia Pacitto, e ora dopo l'operazione al ginocchio si è ricominciata ad allenare un'altra istituzione del Sangio, la nostra portiere storica Giulia Liguori ; quanto ha imparato da lei, da agosto a oggi?
Le mie compagne di reparto sono persone meravigliose, mi hanno accolto come se fossi da sempre una di loro e quindi abbiamo creato subito molta vicinanza, ma si sono mostrate disponibilissime per ogni cosa, Giulia Liguori mi ha prestato i suoi guanti, Giulia Pacitto mi ha mostrato mille volte, lentamente, i movimenti giusti da fare, loro per me sono fonte di ispirazione e durante l'allenamento le guardo molto, mi serve assorbire i loro movimenti e poi come detto sono persone splendide con le quali mi trovo benissimo.
Con voi portieri fa un lavoro importante anche il vostro attuale preparatore Gianluca Faraoni; come ti trovi con lui?
Mi trovo molto bene con Gianluca, e per me anche lui è un riferimento poichè essendo nuova di questo sport sono estremamente permeabile e faccio tesoro di ogni cosa che mi viene detta, non è sempre facile, io cerco di fare del mio meglio ma ci sono movimenti, tipo la spaccata, che ci vuole anche un anno per impararli; io spero di essere più veloce anche in virtù della stagione che è già in corso; ma è comunque una bellissima esperienza e sono circondata da persone molto attente a non farmi mancare niente, e di questo li ringrazio tantissimo.
La partita con l'Orione Avezzano è stata memorabile, quella di domenica contro la Polisportiva 1980 lascia invece molti rimpianti; il gruppo ha assorbito bene la sconfitta? Siete già nel mood giusto per domenica?
Io credo che queste due partite rispecchino esattamente il Sangio; abbiamo una potenzialità e un cuore enorme e lo abbiamo fatto in Abruzzo, quello che abbiamo fatto contro l'Orione Avezzano è stato un qualcosa che sfiora l'impresa epica, e questo fa capire come nel San Giovanni ci sia testa, cuore, passione e qualità in campo e fuori; l'altra faccia della medaglia, però, è stata domenica scorsa, contro la Polisportiva 1980 abbiamo pagato lo scotto di essere una neopromossa con tante giocatrici nuove e comunque tutte esordienti in questa categoria, quindi io penso che una volta presa confidenza con l'A2 e acquisita l'esperienza necessaria certamente potremo ridurre gli errori, se la sconfitta di domenica ci aiuterà a capire e correggere le nostre mancanze, una su tutte la poca concretezza sotto porta, se tutto questo ci porta a levigare questi piccoli errori credo che potremo fare veramente molto bene e sarà stata una sconfitta costruttiva, un modo per crescere insieme.
Credo, Valeria, che tu abbia perfettamente ragione, non ci sono partite inutili e senza senso, ci sono i rimpianti ma tutto serve; la squadra ha ottenuto 9 punti su 15 disponibili, abbiamo tre gare da recuperare e domenica contro il forte Chiaravalle si capirà meglio dove questo San Giovanni può arrivare; in ogni caso testa, cuore e gambe ci sono, e Valeria incarna perfettamente la giocatrice perfetta per una neopromossa; entusiasmo, umiltà e tanto talento al servizio di una maglia. Grazie mille Valeria, alle prossime avventure.
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