Care lettrici e cari lettori,
Natale è tra poco più di un mese ma un regalo è già arrivato; infatti vi presento un'intervista a tutto tondo a una delle nostre bandiere, una che si nota in campo ma piuttosto refrattaria a blogger e intervistatori vari (ciao..) però con la lealtà che la contraddistingue, per un motivo che scopriremo a intervista in corso, ha accettato di parlare di lei per Pineta Sangio.
Eleonora Innocenti, non lo nascondo, è una delle giocatrici che più mi fa emozionare per come morde il campo e ringhia sulle avversarie, la giocatrice che infiamma il tifoso, quella per cui desideri inventare un coro. Le compagne la chiamano "Rabbia" io "Full metal Jacket" ovvero il letalissimo proiettile che da il titolo all'omonimo film di Kubrick, tutti soprannomi che lasciano poco all'immaginazione; Eleonora è l'agonismo, la determinazione, il non arrendersi mai, e con stile.
Ma ora vi lascio a lei, per un'intervista che ormai rincorro da quasi sei mesi, ma la pazienza è la virtù dei forti e valeva la pena aspettare.
Ciao Eleonora, vuoi innanzitutto presentarti ai nostri lettori?
Ciao! Sono Eleonora, ho 24 anni e dal 2017 gioco nel San Giovanni C5, principalmente come laterale.
Raccontaci di te come sportiva, in quali sport ti sei cimentata prima del futsal? so che sei stata un'eccellenza nel Karate, disciplina nella quale hai raggiunto traguardi importanti; ti va di parlarcene?
Prima di iniziare con il calcio a 5, ho gareggiato nel Karate per 10 anni a buoni livelli e ho avuto la fortuna di girare l’Europa. In quell’ambiente mi sono formata come atleta, come persona e ho avuto l’opportunità di fare delle esperienze che ti preparano a tutto dal punto di vista sportivo. Nel 2017 ho deciso di rimettermi in gioco e mi sono buttata nel mondo del futsal proprio con il San Giovanni C5.
Meraviglioso, i miei complimenti, deve essere stato bello a livello sportivo ma anche per tutti i ricordi che ti porterai sempre dentro, anche se spero ne avrai di ancora più belli legati al futsal.
Come hai scoperto, a proposito, la passione per lo sport che pratichi attualmente? che età avevi quando hai cominciato? e puoi descriverci il tuo percorso nel calcio a 5?
Ho iniziato a giocare a calcio a 5 con i progetti sportivi del liceo che frequentavo, partecipando ai tornei provinciali e regionali che venivano organizzati. Quindi quando ho iniziato a giocare seriamente non ero del tutto estranea a questo sport. Ho accolto la proposta del San Giovanni nel dicembre del 2017, a 21 anni, e da lì ho avuto anche la fortuna di partecipare al torneo delle regioni e di vincere un campionato di serie C.
Una storia già bella e importante, da giovanissima veterana.
Dalle tue compagne, come già accennato, sei chiamata "Rabbia" per l'agonismo e la generosità che ti contraddistingue, sei di ruolo laterale ma in realtà te la cavi egregiamente sia in fase difensiva che in attacco ; come si è quindi sviluppato il tuo modo di giocare da "tuttocampista?"
Ho avuto la fortuna, nel corso delle due stagioni, di aver giocato stabilmente in quasi tutti i ruoli e questo mi ha permesso di conoscere gli aspetti principali di ogni zona del campo. Per quanto riguarda l’aspetto caratteriale, è un po' una caratteristica che mi ha sempre contraddistinto in ogni sport che ho fatto. Anche se non può sembrare strano ho lavorato molto su questo aspetto, soprattutto negli anni passati, per farla diventare un punto di forza invece che un punto debole.
Ma infatti la tua è la rabbia buona, quella agonistica, quella anche da trasmettere alle compagne sia nuove che di lungo corso come te, e quando sei in campo tutte ricevono l'onda d'urto, compagne e soprattutto avversarie.
Con il San Giovanni hai vissuto una stagione 2019/2020 strepitosa, sei stata determinante per la storica promozione in A2; ho chiesto a tutte le tue compagne prima, ma vorresti raccontarci i momenti per te più significativi di questa spettacolare cavalcata, e presentarci a modo tuo le tue compagne di viaggio?
L’anno scorso è stato l’anno della consacrazione del per il nostro gruppo, vittoria dopo vittoria siamo passate da squadra di bassa classifica a possibile candidata alla vittoria. Credo che la squadra abbia assunto consapevolezza della cosa straordinaria che stava facendo dopo la vittoria con il Prato nel girone di andata, avvenuta con una rimonta dal 3-1 a 3-4. Successivamente abbiamo raggiunto la promozione vincendo in casa contro il Pistoia con una grande prestazione di tutta la squadra.
Credo che le mie compagne non abbiano bisogno di presentazione perché hanno già fatto tutte l’ intervista prima di me =) (Omar ha vinto una scommessa e questa è la penitenza). Vorrei, però, ringraziarle tutte perché quello che abbiamo fatto l’anno scorso è qualcosa di speciale sia a livello sportivo che umano.
In effetti, come vi dicevo, questa intervista è il risultato di una scommessa di ormai due mesi fa, dopo la prima amichevole contro il pelletterie; Eleonora era seduta su un gradino, aveva un ginocchio un poco gonfio dopo una botta tremenda che avrebbe azzoppato chiunque ma non lei, che due giorni dopo era già in campo per il Memorial; io le chiedo l'intervista e lei come sempre nicchia, ed ecco l'illuminazione "Se vinciamo il derby contro il Firenze alla seconda di campionato farai l'intervista, ok?" e lei accetta. E non solo abbiamo stravinto per 6-1 quella partita, ma Eleonora ha fatto pure un goal e ne ha propiziato un altro, per cui come vedete ci teneva proprio tanto a essere intervistata! :D
Qual è il tuo goal che finora reputi più bello e/o importante, quello che ami ricordare più spesso?
Sicuramente il gol contro il Signa in semifinale di coppa, mancavano pochi secondi alla fine e siamo riuscite a pareggiare ed andare ai supplementari. Credo che sia il più importante non tanto da un punto di vista personale quanto per la squadra perché ci ha dato la possibilità di accedere alla finale contro il Pistoia.
Questa stagione è e si preannuncia travagliatissima causa virus, ma le prime 2 partite sono state altrettante vittorie, netta specialmente quella in casa col Firenze con un tuo goal..e mezzo. Secondo te a cosa si deve questo percorso netto? è un qualcosa che è partito fin dalla preparazione? e a livello mentale il gruppo come ha reagito al salto di categoria?
Siamo un bel gruppo che nelle difficoltà fa quadrato e va avanti e questa caratteristica ora più che mai ci può aiutare. Fin da agosto sapevamo sapevamo che non sarebbe stato facile, ma abbiamo lavorato bene e ora si iniziano a vedere i primi risultati. Dal punto di vista mentale sappiamo che è una categoria difficile, ma sappiamo anche che noi ce lo siamo meritato sul campo l’anno scorso e faremo di tutto per avere la possibilità di giocarci anche la prossima stagione.
Parole sante. Come detto sopra sarà una stagione anomala, forse anche falsata, da giocare più che altro per non buttare via il lavoro fatto fino ad adesso; ma credi che conti veramente qualcosa anche a livello sportivo, che nonostante tutto le squadre potranno riuscire a esprimersi al meglio?
Non è una stagione come tutte le altre e per tante di noi è anche il primo anno nella categoria. La società e lo staff stanno facendo tutto quello che è in loro potere per farci esprimere al meglio dal punto di vista sportivo ed è mio dovere come giocatrice e come persona per ripagare per l’opportunità data. Credo che tutte le squadre potranno esprimersi al loro massimo nonostante tutte le difficoltà.
Sul fatto che la società stia dando il massimo per voi concordo e non solo, sottoscrivo; per l'esprimersi al massimo sono un poco più dubbioso, ma speriamo che comunque i risultati rispecchino gli andamenti delle partite e le assenze importanti non pesino in modo determinante, e non lo dico per il nostro Sangio che in pratica non ha titolari fisse vista la qualità della rosa.
Ultima domanda; quali obiettivi ti proponi nel futsal per il futuro, sia a livello personale che col San Giovanni?
Parlando di quest’anno mi piacerebbe portare più in alto possibile il San Giovanni, esprimendomi al meglio delle mie potenzialità. Per il futuro mi interessa crescere come giocatore e come persona.
Come si suol dire in questi casi, portaci in alto con te. A me piace sempre vederti in campo, per quella grinta e quella passione che non ci fai mancare mai, per il tuo essere determinata nel portare avanti palla ma anche altruista nel cercare le compagne, di come sei sempre una delle ultime a mollare e una delle prime a crederci.
Ok, Eleonora, hai pagato la tua "Penitenza" ma credo che tu ti sia divertita e anche noi a leggerti, ci vediamo in campo già domani nel recupero contro la Sabina Lazio, sii rabbiosa e infermabile come sempre!!
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