MARCATRICI;
San Giovanni; Aterini (3) Innocenti (2) Tanzini (1) Staiano (1)
Sabina Lazio; Angeletti (3) DI felice (2) Arosio (2) Cribari (1)
Purtroppo non sono potuto andare a San Giovanni, non ho una cronaca da raccontare o immagini da mostrare, ma ho voluto scrivere una "Lettera aperta" a nome della squadra che credo riassuma tutto quello che è successo ieri;
Ci dispiace, tifose e tifosi, ieri abbiamo perso. Lo so, non eravate abituati, non succedeva dallo scorso gennaio, da quella finale di coppa contro il Pistoia di perdere una partita ufficiale, era ancora il freddo dell'inverno scorso, ancora non si girava con le mascherine e il termine Covid era a malapena noto solo a qualche addetto ai lavori, un'epoca fa, la scorsa stagione si vinceva sempre, abbiamo dominato un campionato difficile, e dopo una preparazione intensissima di due mesi abbiamo schiantato la serie A2 vincendo la prima partita e stravincendo la seconda.
Ieri però non giocavamo solo contro la Sabina Lazio, ma contro un avversario più forte, uno che non vedi ma che non conviene sfidare, perlomeno una giocatrice forte che ti fa impazzire come la numero 10 della Sabina Lazio Angeletti la vedi, è una persona in carne e ossa come te che puoi affrontare, a volte la fermi e a volte no e fa parte del gioco, come vincere e perdere. Purtroppo c'è da fare i conti con uno schifo di esserino microscopico che in questo momento impazza, è al massimo del suo vigore e la sua lotta con esso riguarda tutti noi. Perciò ci dispiace di non esserci potute allenare con continuità, siamo dovute scendere in campo perchè è stato deciso che così doveva essere, forse qualcuna di noi non era serena, forse non è riuscita a giocare spensierata e a divertirsi, e magari per tanti fattori la prestazione ne ha risentito, ma non siamo qua a cercare alibi, poiché non dobbiamo fornirne a nessuno, noi abbiamo fatto il massimo e dato tutto in una condizione psicofisica lontana dall'essere ottimale; chi ci può biasimare se abbiamo paura del contatto con altre persone, chi ci può biasimare se temiamo di portare a casa quell'esserino infame che ci sta rovinando la vita, con il rischio di trasmetterlo anche alla persone con cui viviamo, in nome dello sport che invece dovrebbe essere solo gioia, salute e benefiche endorfine che pervadono il corpo se si vince, o una rabbia sana ma comunque catartica se si perde? Abbiamo perso, abbiamo segnato ben 7 goal, c'è chi ne ha segnati 3 come Aterini, 2 come innocenti, poi Tanzini e infine Staiano che già a 18 anni ha marcato in A2, ma ne abbiamo presi uno in più, dispiace ma è così, contro il Sassoleone era stato 8-7 per noi, stavolta l'8 è al passivo. Sono cose che succedono nello sport, e complimenti alla Sabina Lazio, ma chissà se partite come quella di ieri sono sport, o se non somigliano più a delle pratiche da sbrigare. Domenica prossima ci aspetta una trasferta in Abruzzo, un lungo viaggio autorizzato da zona rossa a zona rossa, passando per il giallo Lazio, sempre che giallo ci rimanga. Ore in auto con la mascherina, poi partita, poi altre ore di viaggio sempre con la mascherina addosso. Chissà come ci arriveremo, forse cariche al massimo e con la voglia di spaccare il mondo, magari con più allenamenti e consapevolezza, ma non sappiamo con quanta serenità. Abbiamo perso, ci dispiace, faremo meglio. Ma non abbiamo da chiedere scusa, perché facciamo già l'impossibile scendendo in campo.
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