Care amiche e amici del Sangio,
Domenica 13 si avvicina e con essa la trasferta delle nostre citte a Forlì, per la gara contro la Polisportiva 1980 valevole per l'ottava giornata di campionato. Veniamo da una bella vittoria in Abruzzo, per adesso in trasferta abbiamo raccolto 6 punti su 6, e si spera di farci un bel regalino prenatalizio con un'altra bella vittoria.
Ilaria Ciofini
Andiamo verso la nuova sfida con un'intervista a una delle calciatrici simbolo della nostra squadra e di tutto il calcio toscano, la grande Ilaria Ciofini, un'istituzione del calcio femminile dell'ultimo decennio, che a quasi 35 anni ha ancora l'entusiasmo e la forza di una ragazzina e nell'ultima gara contro l'Orione si è distinta con una prestazione maiuscola, ribadendo con forza di essere una delle migliori centrali della categoria. Ma se la bravura di Ilaria non deve stupirci, ci sbalordisce invece come la sua prova eccezionale sia arrivata in un momento molto particolare della sua carriera, ovvero uno stop forzato drammatico, non un semplice infortunio ma qualcosa di ancora più subdolo ed emotivamente devastante; Ilaria infatti ha contratto il maledetto covid, e non in forma leggerissima, ammetto che da amico ho passato dei momenti di apprensione per lei ma Ilaria è una roccia e il Virus con lei ha potuto fare ben poco, solo darle fastidio ma mai averne ragione; una sfida da affrontare, un pivot invisibile che comunque non è riuscito a vincerla.
Insomma, Ilaria va in Abruzzo pochi giorni dopo i tamponi negativi, con un solo allenamento sostenuto....e detta legge. Le campionesse sono queste.
Durante l'ultima trasferta ad Avezzano (fonte; pagina Orione Avezzano)
Ma ora vi lascio alle parole della nostra The Wall;
Ilaria, dopo la partita col Firenze dello scorso 25 ottobre non hai più visto il campo, ma non per tua scelta; sei dovuta rimanere ferma. Poi ti danno l'Ok per ripartire e ti riprendi subito quello che è tuo, pur essendo come detto giocoforza ben lontana dalla tua forma fisica; qual è il segreto di tanta forza, il tuo mood mentale?
Esattamente, purtroppo il mese scorso ho avuto qualche problema di salute, ho contratto il famoso covid che mi ha costretto a ben 25 giorni di quarantena. Sono stata maluccio sia fisicamente che mentalmente e sapevo che contro l'Avezzano era necessaria la mia presenza perchè eravamo un po' in difficoltà numerica. Che devo dirti Omar non c'è un segreto e se ci fosse non lo rivelerei... ;-) Penso che quando sai che col fisico non ci arrivi devi essere al massimo connesso con la testa. E in generale in ogni partita importante la testa è quella componente che ti fa avere un "quid" in più..senza di essa ho imparato sia a mio spese che a mio vantaggio che nessun risultato importante è raggiungibile. Diciamo che ho dei riti che mi portano verso la partita...come ogni giocatore.
Della nostra squadra sei la centrale per eccellenza, colei che incarna il ruolo alla perfezione; come hai scoperto la vocazione al ruolo nel futsal, tu che nel calcio a 11 sei centrocampista?
Prima di tutto desidero fare un elogio alla mia compagna di ruolo, ovvero Sabrina Tanzini, che ha un'esperienza specifica nel futsal superiore alla mia e da cui ho la fortuna di poter imparare. Io sono un po' un ibrido tra un difensore di calcio a 11 e uno di futsal probabilmente, ma ancora sono giovane e posso imparare... ahah.
Scherzi a parte, penso che non avrei potuto fare altro ruolo, nasco come centrocampista centrale come hai detto te per 14 anni di calcio a 11 e a parte la rottura del gioco e la parte puramente difensiva ciò che mi affascina è la costruzione che da centrale nel futsal puoi sviluppare. Non mi immagino da altre parti, probabilmente non so fare nemmeno altro e tanti anni di calcio a cinque nella Uisp mi hanno aiutato in tal senso.
Fino ad ora il Sangio sta disputando un'ottima stagione, con 3 vittorie su 4, ma ci mancano ben tre partite da recuperare con altre squadre che sono avanti a noi nel calendario; secondo te questo "rincorrere" rivali con più partite all'attivo è molto penalizzante, anche in senso psicologico, ai fini della classifica?
Omar sarò sincera, la classifica sono abituata a guardarla alla fine...e non è un modo di dire nel senso che ogni tanto la pubblicano o la intuisco dalle mie compagne. Ma la guardo poco, mi aiuta ad essere concentrata ogni gara come se fosse l'unica e la sola e penso che sia l'unico modo in cui il Sangio può affrontare questo campionato. E' un campionato per forza di cose strano ed atipico quindi essere primi ora conta il giusto, è importante esserlo in primavera ed è ancora "mooolto" lontana. Come hai detto te non siamo tutte allo stesso numero di gare quindi ogni battaglia è la guerra e per noi neopromosse lo è ancora di più.
Ultima domanda; come ti senti adesso, Ilaria? e quanta voglia hai di bruciare il parquet?
Mi sento bene e non parlo solo di gambe, quelle come si suol dire te le da la fatica in allenamento e il tempo e so che torneranno al cento per cento. Mi sento bene mentalmente e la partita in Abruzzo è stato un crocevia importante per questa annata e per la mia carriera in genere. Ricorderò sempre di come quella volta con un allenamento e dopo un mese di stop (e a 34 anni ;-) ) sono andata in Abruzzo e ho fatto la mia prestazione. Quindi direi che dopo questo poco mi spaventa...e posso dire con assoluta certezza che si: io ci sono.
Si Ilaria, credo proprio che tu possa ricordare con orgoglio la tua trasferta abruzzese, e noi tifosi con te, non ci dimenticheremo certo il tuo attaccamento alla maglia e la forza che hai mostrato per onorare questi colori, ovviamente questo vale per TUTTE le calciatrici della nostra rosa ma tornare dopo il covid è una prova difficile, e tu ci sei stata, senza esitazioni e con tutto l'amore. Grazie Ilaria, alle prossime emozioni in biancoazzurro.
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