giovedì 14 gennaio 2021

SAN GIOVANNI - VIRTUS ROMAGNA 6-5; UN MERCOLEDI' DA LEONESSE.


 Diciamoci la verità; ieri sera il Sangio affrontava una partita delicatissima, in caso di un'ulteriore sconfitta, che sarebbe stata la quinta consecutiva, avrebbe tirato aria di crisi conclamata.

C'era da invertire un trend, c'era da prendere una stagione come un toro per le corna e farlo voltare verso la giusta direzione, ma a farci visita era la capolista Virtus Romagna, imbattuta nel girone e desiderosa di rifarsi fin da subito dopo il mezzo passo falso contro il Florida. 

Cominciamo dalla fine...(TUTTE LE FOTO SONO DELLA FANTASTICA ANDREA LISA PAPINI)


Insomma, i presupposti per la partita proibitiva c'erano tutti. In questi casi un gruppo fa due cose; se non è unito si squaglia come neve al sole, quando invece è forte e coeso getta il cuore oltre l'ostacolo. E le ragazze, il Mister e tutto lo staff lo sapevano, che in fondo questo Sangio aveva sempre giocato bene, che le sconfitte erano state sfortunate e in certi casi del tutto immeritate, che non dare una svota alla stagione non sarebbe stato solo deleterio ai fini della classifica, ma anche e soprattutto a livello umano. Era il momento di rialzarsi, senza aspettare che una qualche capricciosa dea bendata cominciasse a voltarsi verso di noi, nello sport la fortuna non esiste, nonostante tutti i riti e le scaramanzie che servono più che altro a trovare una sorta di concentrazione prima della gara.

Ieri la Virtus Romagna è arrivata puntuale, col suo carico di talento ma anche di grande simpatia; veder piombare tra noi la Sara Brunozzi e le ragazze ci fa sempre un gran piacere; sorrisi e gentilezza (anche dopo la gara, cosa per niente scontata) clima rilassato sugli spalti, che anche quando la tensione inizia a tagliarsi col coltello non viene mai meno, quelle come la Virtus sono squadre che mettono la maiuscola alla parola Sport, e che mi auguro sempre di trovare.

Avversari, ma amici ancor di più.

Le due squadre contavano ognuna una grande assenza; Francesca Mancarella per le romagnole, che con Mencaccini mise a ferro e fuoco il Palagalli nell'amichevole precampionato dello scorso ottobre vinta per 7-6 dalle ospiti, e per noi Maria Costanza Aterini, come ricorderete ingiustamente espulsa nella gara di domenica scorsa contro il Perugia; un duello mancato del quale ci si può solo rammaricare, e che speriamo incendi il match di ritorno.

Ma credo che le nostre ragazze, per supplire alla pesantissima assenza di tempesta perfetta, abbiano giocato anche per lei, andando oltre loro stesse, motivate al massimo, e alcune di loro, come Tanzini e Innocenti, ci hanno regalato la miglior prestazione stagionale.

L'implacabile Ilaria Ciofini, capitano di giornata.

Il Mister Scarpellini nel primo tempo punta forte su un quintetto che lascerà quasi inalterato per tutta la prima frazione, con Pacitto in porta, Ciofini centrale, Tanzini e Innocenti laterali e  bomber Borghesi (che con la tripletta di ieri sale a quota 14 reti, sempre più capocannoniere) che dopo 36 secondi ci fa capire una cosa, ovvero che è in serata di grazia, e lo fa nel modo migliore; scappando a tre avversarie e incrociando di destro nell'angolino, per il vantaggio Sangio.

Innocenti rifinisce, Borghesi segna.

Il quintetto romagnolo, formato da Susi Faccani tra i pali, capitan Mencaccini metronomo della squadra, poi Cabrera, Berti e Falcioni, non riesce sulle prime ad arginare le nostre incontenibili ragazze, che martellano incessanti e al quarto minuto Sabrina Tanzini, letteralmente scatenata, prende palla, vince un contrasto contro Cabrera e poi lascia partire un catartico siluro sul secondo palo che Faccani tocca ma non trattiene; è il raddoppio.

Una super Tanzini dopo il goal.

Le nostre ragazze sono incontenibili, Ciofini è un muro invalicabile, Tanzini e Innocenti sembra abbiano ciascuna una gemella in campo perchè paiono due, la Virtus prova a reagire ma impatta; e all'ottavo minuto Borghesi prende palla nella sua metà campo, si invola, Innocenti la segue nell'azione e smoking bianco le serve un assist cioccolatino per Eleonora che con un tocco di prima di sinistro batte Faccani in disperata uscita. 3-0 stupendo, sontuoso, con un contropiede orchestrato alla perfezione, per tutti noi è il tripudio.

La premiata ditta Innocenti - Borghesi.

Dopo una prima metà di tempo tutta a tavoletta le ragazze iniziano a riprendere fiato e la Virtus, che quando viene messa sotto notoriamente si incavola, inizia pian piano a carburare e a reagire, e lo fa guidata dalla sua giocatrice più forte, la fuoriclasse Martina Mencaccini, una vera e propria direttrice d'orchestra, una che è sempre in campo, che non è mai stanca, che tocca un numero infinito di palloni e sbaglia pochissimo; credo che, come tasso tecnico e completezza, sia la giocatrice più forte in assoluto che abbia visto in A2, e quindi sappiate che le ragazze non hanno solo battuto la capolista, hanno battuto la squadra in cui gioca Martina Mencaccini.

Scontro Innocenti - Mencaccini; non ci si tira indietro, ma con lealtà.

Proprio quest'ultima, al minuto 10, realizza un goal da par suo, un destro da fuori area a incrociare forte e rasoterra sul quale Pacitto non può davvero fare nulla, un gioiello che riapre la partita  dando coraggio alle romagnole.

Faccani para il tiro di Borghesi.

Un minuto dopo la Virtus Romagna riduce ulteriormente le distanze; Norma Giuva scocca un gran tiro che Pacitto respinge senza però poter controllare, la palla capita dalle parti di Giorgia Maraldi che insacca al volo. In poco più di un minuto la Virtus ci impone un 1-2 micidiale, come è nel suo stile. 

Le ragazze non ci stanno e rispondono colpo su colpo alle folate offensive delle avversarie, Pacitto fa un miracolo su Cabrera e subito dopo Faccani la imita in uscita disperata su Borghesi, tutte danno il loro massimo, dieci guerriere, pensate alla bolgia se la gara fosse stata a porte aperte, che spettacolo nello spettacolo.



Pacitto, Mazzola, Faccani; tre eccellenze del ruolo dell'A2.



Ma è destino che la Virtus completi le sue rimonte, e infatti dopo una bella azione, a due minuti dalla fine, Cinzia Insinna incrocia di sinistro e non lascia scampo a Pacitto; 3-3 a due minuti dalla fine del primo tempo.

Ilaria Ciofini contro Diletta Cremonesi.


Tutto da rifare per le ragazze, e pochi secondi dopo c'è un'altra grande occasione per la Virtus, con Mencaccini che si vede capitare una palla invitante, seppur da grande distanza si coordina e lascia partire un sinistro al fulmicotone destinato a baciare il palo e a entrare in rete, ma Pacitto ha un riflesso talmente felino (d'altra parte non è chiamata Gatto per caso..) da riuscire a deviare la palla sul palo, salvando letteralmente la partita impedendo alle romagnole di passare in vantaggio a nemmeno 20 secondi dal pareggio, cosa che avrebbe avuto un peso psicologico enorme; forse questa parata è stata lo sliding doors del match, dobbiamo tanto a brivido felino Pacitto. 

Grande Pacio, ti dobbiamo tanto.

Un minuto dopo la dimostrazione che noi sulla fortuna non ci si può proprio contare; grande azione di Innocenti che libera Tanzini che incrocia alla perfezione, palo interno ma poi la palla beffarda danza sulla linea ma non entra. Si finisce così, sul 3-3, un primo tempo FA-VO-LO-SO,  da cineteca del futsal, una girandola di emozioni pazzesca.

Due grandi numeri 10 del campionato.

Il secondo tempo, infatti, parte a ritmi meno indiavolati; Valeria Mazzola, che sostituisce Pacitto in un salomonico tempo a testa, compie subito un miracolo sulla letale Sara Berti, tanto a far capire che la qualità in porta resta massima. Alcune ragazze sono stanche, Tanzi, Bruci  e Carrabs portano nuove energie ma la gara non rientra subito nel vivo, per alcuni minuti il gioco è confuso e frammentato, ci vuole un lampo, da una parte o dall'altra, per tornare a incendiare il match. E la scintilla la innesca Tanzini, che respinge un doppio tiro, serve Carrabs che regala un illuminante assist a Borghesi che non si fa pregare e spara un siluro sul quale Faccani nulla può; siamo di nuovo avanti, era importantissimo e ce l'abbiamo fatta. 

Borghesi versione top player.

Ma la gioia dura poco, ci pensa Mencaccini al minuto nove ristabilire le distanze; scambia divinamente con Berti sulla trequarti e da posizione defilata piazza un sinistro imprendibile sul secondo palo; 4-4.

Che romanzo meraviglioso eh? e non rischia di essere monotono, perchè la Virtus Romagna, a 5 minuti dalla fine, inizia a giocarsi la carta del portiere di movimento, con Sara Berti che si sostituisce a Faccani. E' un tipo di gioco molto rischioso, che permette al giocatore subentrante al portiere (di solito un laterale o un pivot) di giocare nella metà campo avversaria senza limiti di tocchi (il portiere può toccare solo una volta la palla di piede nella propria metà campo, ed entro 4 secondi) diventando a tutti gli effetti un giocatore di movimento in più, ma lasciando di fatto la porta incustodita. E questa mossa, che di solito si fa per recuperare uno svantaggio e non sul pari, rende chiara l'intenzione della capolista di portare a casa l'intera posta, ma con una Ilaria Borghesi versione top player la scelta si rivela fatale; alla prima palla cincischiata la nostra bomber la fa sua, si libera per il tiro e lascia partire un siluro terrificante che si insacca all'incrocio di una porta sguarnita, certamente, ma anche col portiere piazzato questo sarebbe stato un tiro difficile da respingere.


L'allenatrice delle romagnole Alessandra Imbriani col suo taccuino.


La Virtus, ora più che mai, insiste sul portiere di movimento, Mencaccini prova e Mazzola fa un altro miracolo, la Virtus tesse la tela in cinque e questa volta la scelta paga, perchè a due minuti dalla fine Norma Giuva, una delle migliori in campo, trova proprio Berti, la quinta aggiunta, che piazza un sinistro che accarezza il palo e termina in rete. Ancora pari, ancora tutto da rifare. La Virtus insiste ad attaccare col quintetto, prova a portarsi in vantaggio per la prima volta proprio alla fine, ma perde un altro pallone ancora grazie a Borghesi che si invola, sta per tirare a botta sicura ma Berti la trattiene vistosamente impedendole la conclusione, prendendosi un giusto rosso diretto. Da quel momento la Virtus torna al portiere fisso, e in pratica si spegne, la gara sembra orientata a un pareggio che sarebbe il risultato più giusto, ma per una volta l'intera posta in palio ce la prendiamo noi, poichè a un minuto esatto dalla fine Borghesi serve una palla illuminante a Carrabs, che si avventa e colpisce cadendo in spaccata, Faccani tocca ma non riesce a toglierla, e la palla termina in rete; il più bel regalo di Serena Carrabs alla figlia Francesca che ha appena compiuto un anno, è a lei che Serena vuole dedicare questo suo primo goal in stagione.

Serena Carrabs, super bomber e super mamma.

Anche nella telecronaca ho citato il Caressa di Italia-Germania 2006, con "Siamo sopra, siamo sopra e manca un minuto" un minuto esatto, la Virtus non ci sta, Mencaccini serve Guidi ma Eleonora Innocenti, pesta e dolorante ma implacabile, le toglie la palla dai piedi esultando come un goal, è il segnale della vittoria,  il minuto passa e le ragazze resistono,

Gli ultimi assalti della Virtus.

e la partita finisce così, col nostro ritorno alla vittoria, con la prima sconfitta della capolista e con un urlo liberatorio per una serata da ricordare, che ripaga di tutti sacrifici degli scorsi mesi; e anche per me, nel mio piccolo, questo è il coronamento di un percorso iniziato nello scorso luglio, mi mancava una notte così, volevo una notte così, per cui grazie ragazze, grazie mister, grazie Boss, grazie Noemi, grazie a tutte e a tutti per questo sogno pazzesco. 

Il Mister Master Scarpellini abbraccia il vice Gianluca Faraoni.

Abbiamo vinto col duro lavoro collettivo, con una grinta superiore, e abbiamo dimostrato che possiamo davvero battere qualsiasi avversaria, è di questo che una squadra neopromossa ha bisogno, la vittoria contro una grande è adrenalina pura, e questo gruppo già dal prossimo allenamento saprà trasformarla in esperienza, in consapevolezza, nella ferrea volontà di migliorarsi ancora. Ieri sera abbiamo certificato che il San Giovanni calcio a 5 è una squadra da rispettare e da temere, e ora ci aspetta la prova più dura, ossia confermarci nel tempo come una realtà della serie A2. Siamo consapevoli che il primo obiettivo resta la salvezza, certo, ma sappiamo anche che possiamo sognare forte, e questo è il motore del sentimento, sportivo come umano.


Il Fair play non è venuto mai meno nemmeno dopo la gara; sopra con capitan Mencaccini, sotto con Francesca Mancarella. Un saluto a tutta la Virtus Romagna.

Domenica trasferta insidiosa a Foligno, ma ci arriviamo con tre punti che ci proiettano a metà classifica, quota 12 assieme alla polisportiva, a un solo punto dai playoff. Regaliamoci altre giornate da leonesse, regaliamo e regaliamoci altri momenti magici. Grazie Sangio per questa notte fantastica, da parte mia e di tutta la tifoseria. 


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