lunedì 12 aprile 2021

SAN GIOVANNI - PERUGIA 4-4; UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA.

 Si, nei giorni scorsi ve la avevo caricata la partita di ieri, ho fatto il puntiglioso dandovi tutto il ventaglio di possibilità riguardanti il suo esito, ribadito che era la più importante (finora) della storia di questa squadra, ammetto di aver subdolamente cercato di non farvela perdere ma è stato anche per il vostro bene, poiché sapevo che sarebbe stato un partitone, di solito i match importanti dentro-o-fuori deludono, si giocano col freno a mano tirato, ma io SAPEVO, perché conosco questo gruppo, che così non sarebbe stato mai, quindi è con estrema convinzione che ci ho messo la faccia, che vi ho detto "Fidatevi, vedrete una partita memorabile". E non potete certo venirmi a dire che vi ho venduto fumo, che credo la partita credo sia stata, per intensità e mole di gioco, addirittura superiore alle aspettative.


La carica di Capitan Ciofini.

Gli occhi della tigre c'erano fin dal riscaldamento, nelle nostre ragazze e nelle avversarie, che sono venute a San Giovanni per chiudere ogni discorso playoff, con una vittoria ci sarebbero riuscite. Ma c'era qualcosa nell'entrata in campo delle nostre, forse il passo, forse la consapevolezza di quello che stavano per vivere, che mi ha fatto capire che le umbre non sarebbero passate, che ci sarebbe voluto tutto il sudore e il sangue di queste ragazze per impedirlo, ma non sarebbero passate.

Come spesso in stagione si partiva in salita; non c'era infatti il Mister Daniele Scarpellini, bloccato a casa da problematiche legate a ciò che ormai sappiamo tutti, e anche con un ottimo vice come Faraoni si sa benissimo quanto pesi l'assenza del primo allenatore in panchina, un ostacolo in più su un sentiero già accidentato.

Le perugine, allenate dalla brava e simpatica Luisa Vitali,  si sono presentate con un quintetto da paura, finalmente ricomposto dopo vari infortuni, che ho imparato a memoria fin da subito;  Giulia Ricottini tra i pali (Forse il talento più fulgido esploso nel suo ruolo in questa stagione) poi Catamerò, Donati, Pedace e Pezzolla. Ma le nostre rispondevano con altrettanta veemenza schierando Mazzola, Tanzini, Aterini, Innocenti e Borghesi. Credo che mai come in questa gara si siano avuti duelli individuali e a distanza tanto entusiasmanti; l'astro nascente Ricottini contro la nostra leggendaria veterana Valeria, Borghesi vs Pezzolla ovvero 42 goal stagionali in due, Aterini contro Pedace o contro Donati (O contro chiunque perché Aterini non si sottrae mai ai duelli, credo che in una vita precedente sia stata un ufficiale asburgico...) Oppure Innocenti e Tanzini sempre contro la  linea difensiva Catamerò - Pedace, e poi Ciofini contro Uli de Oliveira...insomma, una partita veramente, ma veramente da intenditori del futsal.

E se il secondo tempo è stato un thriller, il primo è stata una partita a scacchi di quelle stile Fisher - Kasparov, con un inizio lento poi sempre più avvolgente e serrato, con un goal  di Donati propiziato da una sontuosa giocata di Pezzolla; e se questa resterà l'unica segnatura del primo tempo non è certo per demerito delle attaccanti ma per due grandissime difese e due portieri in stato di grazia assoluta.

Ma nulla, dopo questa reciproca diligenza  tattica, lasciava presagire il FURORE di un secondo tempo per cuori fortissimi.

Dopo venti secondi di tempo effettivo calcio d'angolo per il Sangio, deviazione verso la porta e tocco di mano evidente di Uli de Oliveira, che viene punita solo con un giallo; intervento che non è però servito a niente poiché il successivo calcio di rigore viene trasformato da Ilaria Borghesi con una esecuzione perfetta.

da ora in poi è un batti e ribatti di reti imprevedibili, in quanto esse avvengono nel momento migliore della squadra che lo subisce; infatti dopo il pareggio è il Sangio ad avere il pallino del gioco, ma De Oliveira decide di farsi perdonare e realizza un goal straordinario, partendo palla incollata al piede e ubriacando la nostra difesa per poi battere Mazzola con un diagonale chirurgico; un goal da grande futsal e umbre di nuovo in vantaggio.

Ma subito dopo sale in cattedra la nostra  numero 5 Maria Costanza Aterini, che letteralmente ara (E ci semina splendore...) la fascia sinistra; prima un bolide che piega le mani a Ricottini e finalmente termina in rete interrompendo un lungo digiuno casalingo per la nostra Hurricane, e pochi istanti dopo lascia partire dalla stessa posizione un bolide tremendo che Catamerò, per toglierlo dalla disponibilità di Tanzini che avrebbe tentato un comodo tap in, lo mette nella sua porta, e il Sangio si ritrova inaspettatamente ma meritatamente in vantaggio, con un minuto di Aterinismo feroce che mette tutti a tacere.

Però ovviamente il Perugia non è squadra da mollare mai, e infatti trova quasi subito il pari con una bella giocata di Lombardelli che si fa trovare pronta nell'area piccola, dribbla anche Mazzola in uscita disperata e sigla il 3-3.

Un tourbillon pazzesco di emozioni tutte nella prima metà della seconda frazione, e infatti la partita per qualche minuto procede a ritmi più bassi, per recuperare il dispendio di energie; ma mentre si sta per andare verso una stasi arriva il lampo di genio, uno dei goal da top five del campionato, quello di Sabrina Tanzini; prende palla a centrocampo, si sbarazza con poche finte perfette delle avversarie e poi lascia partite un destro fantastico rasoterra che si infila nell'angolino alla destra di Ricottini che non tenta nemmeno l'intervento; è il 4-3 Sangio, un tripudio, una favola incredibile che a una manciata di minuti dalla fine sta diventando realtà.

Ma le umbre non ci stanno, cominciano a martellarci col portiere di movimento, assalti frenetici ma non disperati, forse se fossero saltati del tutto i nervi e gli schemi avremmo potuto anche allungare ma le biancorosse restano lucide e a 56 secondi dal traguardo Uli de Oliveira ci punisce; su un tiro secco di Catamerò Mazzola compie un autentico miracolo, ma la palla resta li e la calciatrice brasiliana è più svelta di tutte e ribatte in rete. La doccia fredda c'è, inutile negarlo, non succede altro e al triplice fischio le ragazze erano piuttosto deluse ma stavolta, e non mi sono mai permesso prima, voglio dirvi una cosa dal cuore; non ne avete motivo. Lo so che fa male pareggiare in rimonta, lo so che vedere il traguardo vicino ed essere raggiunte è doloroso, ma pensate che avete tenuto testa a una squadra più esperta e partita con ambizioni ben più alte delle nostre, e che veniva a San Giovanni per vincere a ogni costo; bene, non sono passate e questo grazie a tutto il mazzo che vi siete fatte da luglio a oggi, avete pareggiato una partita quasi proibitiva e senza il vostro Mister li con voi e allora davvero siate fiere e orgogliose di voi stesse perché non c'era un solo dirigente sugli spalti e un solo videospettatore che non sia stato più che soddisfatto di voi, della vostra partita e del vostro atteggiamento in campo.

Certo, questo pareggio è favorevole al Perugia, che vincendo l'ultima gara ( Che verrà giocata il 25 aprile, come tutte le altre, in contemporanea alle 16) contro il Foligno chiuderebbe ogni discorso quinto posto; mentre se le perugine  steccano e noi vinciamo (e sarà una partita assai difficile, vista la brillantezza dell'avversario) a Pescara contro il Florida il pass lo stacchiamo noi. Non essere padroni del proprio destino ti pone sempre in una condizione di svantaggio, ma all'ultima giornata ci giochiamo ancora una speranza di playoff; Noi, una neopromossa, l'unica ancora in corso per una griglia  che sarebbe stata già decisa da tempo se noi non ci avessimo messo lo zampino, la mina vagante ufficiale, riconosciuta e temuta. Grazie a noi restano ancora dei verdetti da emettere (A parte il più decisivo, quello per il primo posto, ora una cosa solo tra Tikitaka e Virtus Romagna) in questo girone e questa è una cosa fantastica,  e il 25 aprile sarà un altro giro di giostra, forse l'ultimo della stagione o forse no, fatto sta che su questa giostra ci siamo ancora sopra e ci divertiamo un sacco, in quanto lo sport resta soprattutto un gran divertimento, e quando si fa anche poesia, come ieri, è veramente una delle cose più sublimi che possano esistere.

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